L’aeronautica militare statunitense si prepara a pilotare bombardieri centenari

B-52. Foto: Wikimedia
B-52. Foto: Wikimedia

L’aeronautica militare degli Stati Uniti sta entrando in una nuova era con l’introduzione del suo più recente bombardiere stealth, il B-21 Raider, mentre pianifica di ritirare i suoi veterani B-1 Lancer e B-2 Spirit. Questa transizione è parte di un piano ambizioso per rinnovare e rafforzare la flotta di bombardieri del paese.

Nel prossimo decennio, l’aeronautica militare prevede di stabilire una flotta composta da almeno 100 unità del moderno B-21 e 76 B-52, che stanno venendo aggiornati come parte di un programma di modernizzazione. Questo piano di revisione, valutato a impressionanti 48,6 miliardi di dollari, mira a mantenere il B-52, ora designato come B-52J, operativo fino a circa il 2060. Questo è notevole, considerando che quando l’ultimo B-52 è stato consegnato nel 1962, si prevedeva che durasse solo 20 anni, come evidenziato nel rapporto dell’ispettore generale del Dipartimento della Difesa nel novembre 2023.

B-21 Raider. Foto: Wikimedia
B-21 Raider. Foto: Wikimedia

La modernizzazione del B-52J include la sostituzione dei motori Pratt e Whitney TF33 degli anni ’60 con motori F130 più moderni prodotti da Rolls-Royce, un’iniziativa che fa parte del programma di sostituzione dei motori commerciali, del valore di 2,6 miliardi di dollari. Si prevede che il primo B-52J aggiornato inizi i test a terra e in volo entro la fine del 2028, con ulteriori B-52 che riceveranno nuovi motori nel corso degli anni ’30.

Oltre all’aggiornamento dei motori, il B-52J sarà dotato anche di un nuovo radar moderno, avionica migliorata, l’arma Long Range Standoff per attacchi nucleari a distanza, aggiornamenti delle comunicazioni, sostituzione dei quadranti analogici con display digitali, nuove ruote e freni, tra le altre significative migliorie.

Attualmente, dei 744 Stratofortress costruiti tra il 1954 e il 1962, solo il 10% rimane in servizio, e il tasso di capacità di missione dell’aereo è diminuito nel corso degli anni, passando dal 78% nel 2012 al 59% nel 2022.

B-52 nella guerra del Vietnam, 1960. Foto: Flickr
B-52 nella guerra del Vietnam, 1960. Foto: Flickr

Questa modernizzazione non riguarda solo il mantenimento dei velivoli in volo, ma anche la loro preparazione per potenziali futuri conflitti contro avversari che potrebbero negare lo spazio aereo agli Stati Uniti e ai suoi alleati. Con i cambiamenti previsti, l’aeronautica militare degli Stati Uniti mira a garantire che i suoi bombardieri, sia i nuovi B-21 che i B-52 rinnovati, siano pronti ad affrontare qualsiasi sfida possa emergere sul palcoscenico globale.

Fonte: DefenseNews

Back to top