Le truppe ucraine avrebbero distrutto il carro armato russo più moderno, il T-90M Proryv, utilizzando due veicoli da combattimento M2A2-ODS Bradley.
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In uno scontro recente nel villaggio di Stepove, le truppe ucraine hanno affrontato un carro armato russo T-90M “Proryv” a distanza estremamente ravvicinata, coordinando il combattimento con l’ausilio di droni da ricognizione, secondo quanto riportato da Militarnyi.
Secondo il rapporto, le forze ucraine, utilizzando tattiche precise, sono riuscite a interrompere il sistema di combattimento del carro armato, facendo ruotare incontrollatamente la torretta. Questo attacco ha portato il carro armato a collidere con gli alberi e a fermarsi, costringendo l’equipaggio russo ad abbandonare il veicolo inabile. Questi eventi sono stati confermati da immagini catturate da un drone da ricognizione.
Testimoni oculari militari hanno riferito che la maggior parte dell’operazione è stata eseguita con successo da due veicoli corazzati Bradley. Le immagini di combattimento hanno mostrato la neutralizzazione efficace del T-90M “Proryv”, un carro armato che rappresenta la modernizzazione del principale carro da battaglia T-90 delle forze armate russe, dotato di corazze migliorate, un cannone principale da 125 mm più efficiente e sistemi di protezione attiva e passiva.
Mentre i media statali russi promuovono il T-90M Proryv come il veicolo corazzato più avanzato al mondo, adatto per la guerra moderna, questo incidente dimostra vulnerabilità significative. Il presidente russo Vladimir Putin, in interviste con blogger militari filo-russi, ha affermato che la cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina ha confermato la superiorità del T-90M Proryv come il miglior carro da battaglia principale del mondo.
Questo episodio notevole del conflitto tra Ucraina e Russia sottolinea l’impressionante supporto degli Stati Uniti all’Ucraina, evidenziato dalla fornitura di 109 M2A2-ODS Bradleys e quattro veicoli da combattimento della variante B-FIT, rafforzando la resistenza ucraina di fronte all’offensiva russa.
Foto e video: Twitter @DefenceU