La leggendaria Kawasaki KX con motore a due tempi è tornata! Sabato 25 gennaio, poco prima dell’inizio dell’Anaheim 2 Supercross, Kawasaki ha diffuso un comunicato che ha entusiasmato gli appassionati di motocross.
Il video pubblicato mostrava numerosi commenti che chiedevano il ritorno delle moto a due tempi, seguito dalla risposta del marchio: “Vi abbiamo ascoltato”, accompagnata dal suono di un motore a due tempi che accelera in sottofondo.
Questa notizia segna il ritorno delle moto a due tempi Kawasaki, la cui produzione era stata interrotta quasi due decenni fa. L’ultimo modello KX125 è stato prodotto nel 2006, mentre la KX250 è uscita dal mercato nel 2007. Ora, nel 2025, Kawasaki si prepara a rilanciare queste iconiche macchine, riaccendendo la passione degli appassionati.
Anche se i dettagli sul nuovo modello sono ancora scarsi, la decisione di Kawasaki ha sorpreso il mercato. In un contesto in cui molte case stanno investendo in moto elettriche, la scelta di riportare in auge le moto a due tempi è senza dubbio audace e strategica. Il mercato per queste moto rimane forte, specialmente con l’aumento generale dei costi dovuto all’inflazione. I consumatori continuano a preferirle per il costo di manutenzione inferiore e per il divertimento che offrono.
Si ipotizza che Kawasaki possa adattare il nuovo motore a due tempi alle moderne strutture delle sue KX250 e KX450, anziché riproporre i vecchi telai in acciaio. Se ciò accadrà, sarà un esempio di innovazione e utilizzo delle piattaforme moderne per soddisfare sia i fan nostalgici sia i piloti contemporanei.
Non resta che aspettare ulteriori informazioni e, ovviamente, le prime immagini di questa nuova generazione di moto a due tempi. L’annuncio di Kawasaki è già di per sé un evento che promette di scuotere il mercato del motocross.
La differenza tra motori a due tempi e a quattro tempi
La principale differenza tra i motori a due tempi e a quattro tempi risiede nel funzionamento e nell’efficienza. Il motore a due tempi completa il ciclo di combustione in sole due fasi (un giro dell’albero motore), mentre il motore a quattro tempi realizza lo stesso ciclo in quattro fasi (due giri dell’albero motore). Questo rende il motore a due tempi più leggero, semplice e potente per cilindrata, ma meno efficiente e più inquinante, poiché consuma più carburante e olio lubrificante. Il motore a quattro tempi, invece, è più complesso e pesante, ma più economico, duraturo e con un minor impatto ambientale, ideale per utilizzi prolungati e soggetti a normative sulle emissioni.
Fonte e immagini: Instagram @kawasakiusa. Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA e revisionato dalla redazione.