Caccia bombardiere Su-34 della Forza Aerea Russa si schianta in Ossezia del Nord, uccidendo l’equipaggio

Su-34. Foto: Telegram / uac_ruSu-34. Foto: Telegram / uac_ru

Nella mattina di martedì 11 giugno, i media russi hanno riportato il crollo di un caccia bombardiere Su-34 della Forza Aerea Russa sulle montagne dell’Ossezia del Nord, con la conseguente morte dell’equipaggio.

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Il Ministero della Difesa della Russia ha confermato il crollo dell’aereo in un’area montuosa durante un volo di addestramento pianificato. Tuttavia, un propagandista dell’aviazione russa ha affermato che l’incidente è avvenuto mentre l’aereo stava volando verso un altro aerodromo.

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L’incidente è avvenuto vicino al villaggio di Hirskyi Dzuaricau, dove i residenti locali hanno sentito un’esplosione durante la notte. Testimoni hanno riferito che intorno alla mezzanotte il caccia bombardiere è entrato in collisione con una roccia. Secondo dati preliminari, la causa del crollo è stata un guasto tecnico.

A bordo dell’aereo c’erano due piloti, entrambi segnalati come deceduti. I media russi hanno riferito che l’aereo è caduto in una zona disabitata, senza causare danni al suolo. Rappresentanti della Forza Aerea Russa sono stati inviati sul luogo dell’incidente.

Fin dall’inizio della guerra su larga scala, i russi hanno utilizzato attivamente il Su-34 per attaccare il territorio dell’Ucraina, utilizzando bombe aeree con kit UMPK e lanciando missili da crociera contro obiettivi civili.

Su-34. Foto: Telegram / uac_ru

Nell’aprile del 2024, la Forza Aerea Russa ha ricevuto il primo lotto di cacciabombardieri Su-34 di quest’anno, dopo essere stati sottoposti a test di fabbrica per confermare le loro caratteristiche di volo e l’affidabilità dei sistemi. Questi nuovi aerei sono stati trasferiti nell’ambito dell’ordine di difesa statale, eseguito dalla Corporatione Aeronautica Unita Russa dal 2019.

Fonte: Ministero della Difesa della Russia. Foto: Telegram / uac_ru. Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA e revisionato dal team editoriale.

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